Come avrete notato, sul sito sono da poco apparsi i jam plug, un oggetto richiestissimo per chiunque si cimenti nel jam / rhythm skating (o roller dance).
I jam plug di Coven sono stati fatti a mano dal mio amico Daniele, su Instagram @daniele_zomg), che ha da poco inaugurato il progetto Rollerskates3DPrint!
L'ho intervistato, per farvi sapere chi è la mente dietro i jam plug - e molti altri oggetti a tema rollerskate, stampati in 3D.
Ciao, raccontaci chi sei!
Ciao! Sono Daniele (IG @daniele_zomg), nasco come nerd e solo pochi anni dopo divento quad skater.
I pattini mi hanno sempre accompagnato, come anche lo skate ma con risultati persino peggiori. Vivo da relativamente poco nella ridente Brianza, dove con la mia compagna mi sono avvicinato al ramp skating circa 5 anni fa insieme alle OG: tu, Marta e le ragazze del fu Rollerfighters.
Parlami del tuo progetto, com'è nato?
Assolutamente per caso, o meglio seguendo il paradigma che accompagna la vita degli smanettoni: mi sono creato un problema che prima non avevo, per il gusto di imparare qualcosa di nuovo.
Ho avuto l’occasione di portarmi a casa con poca spesa una stampante 3D un po’ malconcia, che mi ha dato quindi l’occasione di -dovere- imparare molto in relativamente poco tempo. Ho quindi iniziato a creare oggetti che potessero essermi utili in casa (dalla mensolina per esporre un LEGO al vasetto per bonsai), e un giorno ho messo l’occhio sui pattini.
Ho iniziato a fare jam plugs da regalare ad amiche e alla crew (IG @rebelot_crew), e quando grazie ai loro consigli sono diventati un “prodotto” che consideravo affidabile ho chiesto il tuo parere; da lì è nata la nostra collaborazione e parallelamente il mio progetto indipendente (IG: @rollerskates3dprint).
Su che prodotti ti stai concentrando in questo momento?
I plug stanno avendo un buon successo, complice forse la difficoltà di reperirli in Italia e la crescita esponenziale di persone interessate alla roller dance, e per ora assorbono buona parte del mio tempo libero!
Vorrei però esplorare nuovi materiali resistenti a forti sollecitazioni (sì, per farci degli slider!) e magari lavorare con calchi e resine.
Sono apertissimo ai suggerimenti, se vi viene in mente qualcosa lavoriamoci insieme!
Come funziona la ricerca materiali e lo sviluppo dei tuoi prodotti?
I materiali a disposizione per la stampa 3D non sono molti e hanno caratteristiche tecniche note; la ricerca sta più nel capire come stamparli a dovere (temperature, velocità, condizioni esterne…) e successivamente nel provare il pezzo stampato n volte fino a raggiungere il risultato desiderato. Trial and error, insomma!
Per lo sviluppo si parte da un modello 3D che viene poi “affettato” in quelli che diventeranno i layer di materiale depositati dalla stampante. Uso per il 90% dei modelli Tinkercad, un software molto semplice e gratuito; solo occasionalmente e per cose più complesse (come le filettature) uso il più ostico Fusion 360.
Degli orecchini realizzati da Daniele
Quali sono i tuoi obiettivi e dove ti piacerebbe arrivare con questo progetto?
Scherzi a parte, il progetto nasce per il paradigma di cui sopra, quindi per finanziare questo o altri progetti.
La stampa 3D è una piattaforma creativa incredibile: la community è vastissima e sfaccettata, è terreno fertile per la “filosofia” open source nonché occasione per spostare la produzione dalla parte del consumatore finale.
Mi piacerebbe assorbire quante più cose possibili prima che la mia naturale predisposizione ad appassionarmi a cose random mi porti altrove 😅
Quanto al dove arrivare: non vorrei risultare smielato, ma mi rende felice da morire sapere che qualcunə da qualche parte nel mondo (ho spedito un ordine in Tasmania!) si diverte anche grazie a una mia creazione; sono già arrivato!
Grazie a tuttə, ci vediamo sui pattini!
Qui trovi i jam plug fatti da Daniele: quelli per piastre con freni a campana e quelli per piastre con freni regolabili.